Mobilità sostenibile
La prima considerazione è chiarire cosa intendiamo per ‘mobilità sostenibile’.
Dalla metà del secolo scorso in poi si è sviluppato un modello consumistico di mobilità che ha sempre più coinciso con una mobilità privata, fatta mezzi di trasposto, le automobili, costosi e ingombranti, che seguissero modelli di seduzione commerciale finalizzati al massimo consumo e profitto per le rispettive filiere.
Abbiamo visto auto sempre più potenti, con il mito della velocità e del lusso. Si sono imposti unità motrici termiche, a combustibili fossili, con bassa efficenza, alte potenze e emissioni inquinanti, sistemi incompatibili con una mobilità sicura perchè lasciati alla responsabilità del singolo autista che si muovono in strade condivise con mezzi di tutt’altro genere, e che spesso attraversano centri abitati dove si ha il massimo di inquinamento e pericolo.
Insomma se ci fermiamo e riflettiamo un solo attimo, la mobilità nei paesi del ricco occidente ha preso una direzione totalmente opposta a quella che potrebbe essere chiamata sostenibile.
Sostenibile è equivalente a in equilibrio con l’ambiente in cui viviamo.
Quindi sicura, che non metta continuamente a rischio la nostra e l’altrui incolumità, pulita, ovvero che non degradi costantemente l’ambiente in cui viviamo, economica quindi che non vada a marcare ulteriormente le divisioni di classe.
Se ci rendiamo conto di questa necessità scopriamo che il trasporto pubblico avrebbe vantaggi enormi per quanto concerne queste caratteristiche, e pertanto dovrebbe uscire dal limbo in cui è stato cacciato.
Per gli spostamenti locali, grazie all’evoluzione tecnologica, sono disponibili mezzi con le caratteristiche richieste: biciclette, monopattini e auto elettriche. Oggi non possono essere utilizzate come sarebbe auspicabile, per la scarsità di investimenti in strutture e servizi.
Pensiamo, per esempio alle piste ciclabili e alle stazioni di ricarica.
La nostra associazione si propone di muoversi in tutte le direzioni e con tutti i mezzi a sua disposizione perché venga sollecitata una rapida migrazione verso la mobilità sostenibile.